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Distacco di retina

QUANDO GLI STRATI RETINICI SI SEPARANO

 

Il distacco di retina è caratterizzato dalla completa separazione della neuroretina dall'EPR sottostante. In base al meccanismo patogenetico, se ne distinguono 4 tipi:

 

  • regmatogeno
  • trazionale
  • essudativo
  • combinato

La sintomatologia comune a tutti i tipi di distacchi di retina è caratteristica. Quando il distacco è localizzato in una zona periferica, i sintomi possono essere assenti e la diagnosi viene posta o casualmente, durante una visita rutinaria, oppure quando la situazione progredisce in modo grave. Quando, invece il distacco interessa le zone del polo posteriore e della media periferia, la sintomatologia è caratterizzata da calo del visus accompagnato da miodesopsie ( mosche volanti) e metamorfopsie ( immagini distorte ).  La maggior parte dei pazienti riferisce di vedere come “ attraverso una bottiglia di acqua piena”.

Il distacco di retina regmatogeno è causato dal passaggio di liquido dal vitreo allo spazio sottoretinico attraverso una rottura retinica. 

Colpisce ogni anno circa 1 persona su 10.000 e nel 10% circa dei casi coinvolge entrambi gli occhi. Le rotture retiniche responsabili del distacco derivano dalla combinazione di due fattori: una trazione vitreoretinica dinamica ed una sottostante degenerazione predisponente quali degenerazione a lattice, a bava di lumaca, retinoschisi degenerativa o atrofia corioretinica diffusa.

Condizioni predisponenti sono la miopia patologica, la paseudofachia e l' afachia, i traumi oculari penetranti e contusivi. Circa il 50% dei pazienti lamenta un' improvvisa comparsa di miodesopsie e fotopsie. Con la progressione del distacco i pazienti riferiscono la perdita di una intera porzione di campo visivo (scotoma) corrispondente alla zona opposta alla posizione del distacco. Talvolta il distacco può essere asintomatico. All'esame oftalmoscopico si apprezza la presenza nel vitreo e/o nel segmento anteriore di aggregati di cellule pigmentarie (polvere di tabacco). La retina distaccata appare raggrinzita e mobile anche se nei distacchi di lunga data può divenire liscia. Generalmente l'occhio interessato ha una pressione intraoculare inferiore rispetto al controlaterale.

La diagnosi è condotta mediante oftalmoscopia ed ecografia oculare nel caso in cui i mezzi diottrici non siano trasparenti.
 

Il trattamento del distacco ha lo scopo di determinare un riaccollamento tra la neuroretina e l'EPR.

L'obiettivo può essere raggiunto tramite l'indentazione della sclera verso l'interno mediante posizionamento di un impianto costituito da una spugna o banda di silicone che, oltre a determinare la riapposizione dei due strati, riduce le trazioni vitreali ( cerchiaggio + piombaggio). In alternativa può essere usato un tamponamento ab interno (retinopessia pneumatica) che consiste nell' iniezione di una bolla di gas nella cavità vitreale, indicata nel caso di rotture localizzate nei due terzi superiori del fondo oculare. Dopo aver ottenuto il riaccollamento retinico, l'adesione viene resa definitiva con la fotocoagulazione laser della zona retinica interessata dalla rottura.

Il distacco di retina trazionale è secondario alla proliferazione e contrazione di membrane vitreoretiniche, riscontrabili nella retinopatia diabetica o dopo traumi oculari perforanti. In questo caso la retina appare liscia ed immobile con la concavità rivolta verso la parte anteriore dell'occhio. La vitrectomia via pars plana è la strategia chirurgica necessaria per ottenere il riaccollamento della retina. In questi casi la strategia chirurgica prevede l’asportazione del vitreo, al fine di eliminare l’effetto trazionale, sostituendolo con olio di silicone e, successivamente, con acqua ( vitrectomia via pars plana ).

Il distacco di retina essudativo o sieroso è secondario al passaggio di fluido dalla coroide allo spazio sottoretinico e a differenza dei due tipi precedenti,è in genere localizzato.

Si riconoscono 3 meccanismi patogenetici:

 

a. un aumento del flusso di liquidi nello spazio sottoretinico;

b. un ostacolo al deflusso che impedisce il normale flusso antero-posteriore di liquido;

c. rottura della barriera ematoretinica con danneggiamento della pompa dell'EPR.

 

Il distacco sieroso appare come un sollevamento neuroepiteliale, chiaro o torbido, poco rilevato o bolloso. La falda di liquidi si sposta con i movimenti oculari o della testa.

Poiché può essere secondario a diverse patologie quali tumori metastatici, alterazioni vascolari ecc., ed i quadri clinici possono essere molteplici e dalla patologia di base dipendono anche il tipo di trattamento scelto e la prognosi. La diagnosi viene posta mediante oftalmoscopia ed ecografia oculare. Il trattamento mira alla eliminazione della patologia di base che, in alcuni casi, porta a risoluzione del distacco.

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19 aprile 2024

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