Questo termine indica qualsiasi malattia che colpisce la macula, piccola area centrale della retina, deputata alla visione distinta. Sintomi comuni di queste patologie sono: l’insorgenza di una perdita della visione centrale del campo visivo (scotoma positivo) ed una progressiva distorsione delle immagini (metamorfopsie), quest’ultima facilmente diagnosticabile tramite il test di Amsler (osservando un foglio di carta quadrettato con al centro un piccolo disco di fissazione si nota una distorsione delle righe).
La forma più comune di maculopatia è la Degenerazione Maculare Senile (AMD), considerata la principale causa di grave perdita dell’acuità visiva e di cecità nella popolazione occidentale di età superiore ai 65 anni. In Italia si calcola che ne siano affetti circa un milione di persone. La patogenesi è multifattoriale, ed i principali fattori di rischio sono: fattori demografici (età avanzata, soggetti bianchi, donne); fattori comportamentali (fumo, abuso di alcolici, dieta priva di antiossidanti, obesità, scarsa attività fisica, eccessiva esposizione alla luce solare); fattori oculari; fattori correlati a patologie sistemiche (diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia); predisposizione genetica.
Due quadri clinici sono tipici della Degenerazione Maculare: Forma secca o atrofica e forma essudativa. Nel primo caso si ha una progressiva e graduale perdita della funzione visiva centrale con il formarsi dello scotoma.
La forma essudativa, invece, insorge più rapidamente e si associa a metamorfopsie con importante riduzione del visus.
La diagnosi si effettua tramite un accurato esame del fondo oculare, supportato da indagini diagnostiche come la fluoroangiografia e l’OCT (tomografia a coerenza ottica).
Nelle forme secche o atrofiche la terapia farmacologica offre scarsi risultati cosi come anche la fotocoagulazione laser.
Nelle forme essudative, invece, si può utilizzare la fotocoagulazione per distruggere i vasi neoformati o le iniezioni intravitreali di farmaci che bloccano la produzione di fattori che inducono la formazione di nuovi vasi.