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Comitato Tecnico Scientifico Per La Responsabilità Professionale

Da alcuni anni, è sempre più difficile per un medico garantirsi dai rischi relativi all’esercizio della professione: le compagnie di assicurazione sempre più spesso rifiutano questo tipo di rischi, i relativi premi crescono sempre di più, le richieste di indennizzo aumentano e le sentenze sono sempre più sfavorevoli.
A fronte di questa deprimente situazione, una Società Scientifica come la SOI non poteva limitarsi a offrire ai propri associati una convenzione assicurativa: un esercizio semplice e di poca utilità per i propri soci – nulla di più , in fondo, di uno sconto in virtù del gruppo d’acquisto.

 


Il rapporto medico-paziente  

Negli ultimi anni il rapporto tra medici e pazienti è notevolmente cambiato: da una sorta di intoccabilità del professionista, dagli anni '80 ad oggi, questo rapporto si è profondamente modificato: i continui riferimenti dei media alla malasanità, una maggiore attenzione ai problemi delle parti “più deboli”, l’azione (non sempre limpida) di alcuni avvocati e di alcuni medici legali hanno fatto sì che ci fosse una escalation dei casi di “medical mal-practice” che è andata profondamente ad incidere sui comportamenti delle compagnie assicurative.


La reazione delle compagnie assicurative  

Le compagnie assicurative, abituate, sino ad allora, ad una bassa sinistrosità hanno reagito spesso in modo irrazionale: hanno imposto forti aumenti di premio o addirittura hanno cessato di garantire questo tipo di rischi.
Alcune di queste hanno disdettato in blocco i medici assicurati, anche se non presentavano sinistri, al solo scopo di adeguare i premi. Altre hanno proposto rivalutazioni anacronistiche per indurre i medici a cambiare compagnie.


Il problema del medico  E’ diventato, così, sempre più difficile per il medico trovare una copertura assicurativa a costi adeguati.
 
L’attuale comportamento delle compagnie

Oggi, sono poche le compagnie disposte a coprire questo tipo di rischi e ancor meno quelle che offrono un corretto rapporto garanzie/premi: non esiste, infatti, un monitoraggio sulla “pericolosità” delle singole specializzazioni e, in alcuni casi, addirittura sulla professione medica in generale: lo dimostrano le richieste delle compagnie che sono assolutamente varie, legate ai parametri più diversi. La maggior parte delle Imprese di assicurazione distinguono soltanto l’attività chirurgica da quella non chirurgica (senza fare riferimento alle specializzazioni) e fanno, al più, un’ulteriore suddivisione per le categorie considerate più a rischio. Alcune, addirittura, calcolano i premi in funzione dell’età o richiedono maggiorazioni di premio per i dirigenti di struttura sanitaria. In realtà, nessuno è in grado oggi di definire la reale rischiosità di una specialità né possiede un’analisi statistica attendibile. Per questo motivo assistiamo a richieste di premio così diverse che creano non poco sconcerto.

 
La soluzione  In questa complessa situazione, SOI ha messo a punto un modello unico di Protezione che non mira a risolvere un mero problema assicurativo, bensì a creare un sistema di tutela della responsabilità professionale. Il primo obiettivo è quello di tutelare ogni socio: 'il problema di ciascun oftalmologo è il problema di tutti'. Una sentenza di condanna di un oftalmologo si riverbera su tutta la categoria: per questo, diventa fondamentale che la Società sia sempre al fianco dell’associato per affrontare le problematiche che lo coinvolgono. SOI ha infatti costituito un apposito organo - il Comitato tecnico-scientifico per la  responsabilità professionale deputato all’analisi delle richieste di risarcimento danni interessanti i soci (in forma assolutamente anonima) e ad offrire una fattiva collaborazione al medico inquisito. Il Comitato è composto da medici con alte competenze specifiche potrà di volta in volta individuare gli specialisti più autorevoli a cui fare riferimento per questo tipo di attività.

Oggi , più che mai, è determinante la scelta dell’avvocato e del medico legale: il “Comitato” indicherà ai medici gli esperti migliori che potranno offrire il proprio supporto al socio e consentire una corretta analisi della causa intentata. Il “Comitato” potrà inoltre monitorare i sinistri che ogni anno si verificano nella specialità, individuando e definendo gli strumenti di prevenzione più idonei a fronteggiare casi ricorrenti di medical mal practice.

E’ possibile contattare il “Comitato Tecnico Scientifico” all’indirizzo cts.soi@sedesoi.com

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03 novembre 2024

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