SOI INFORMA
La conoscenza della Verità è indispensabile per capire la storia e le sue false percezioni.
La mia testimonianza di 30 di storia dell’Oftalmologia Italiana risulta propedeutica per il continuo miglioramento e la crescita di SOI
Matteo Piovella - Presidente SOI al servizio di SOI ( 1998/2022)
Sui social non si parla d’altro che di SOI e del suo Presidente causa un “illegittimo” aggiornamento dello statuto per condizionare le prossime elezioni di fine anno.
Vengono riportate informazioni contraddittorie e di fantasia che procurano grande confusione nella maggior parte degli oculisti che non hanno la possibilità di tornare con la memoria della presenza per fatti unici e imprevedibili svoltisi 30 anni fa.
Sì, perché 30 anni fa è iniziato il cambiamento del Mondo dell’Oftalmologia Italiana.
Universalmente mi viene attribuito il ruolo di memoria storica, di testimone e di motore trainante del cambiamento.
Ma oggi è necessario mettere questa esperienza a disposizione degli interessati per informarli sulla straordinaria storia degli ultimi 25 anni di SOI e dei principali eventi, comportamenti e fatti che l’hanno delineata.
Specializzato nel 1981 - 4 anni ,4 esami, 4 presenze a Pavia grazie alla lungimiranza del Prof Giulio Morone effettuai il tirocinio ospedaliero a Lecco e continuai l’attività di assistente ospedaliero fino al conseguimento della laurea specialistica.
Non avendo usufruito degli insegnamenti e delle indicazioni di un Maestro, devo la mia riconoscenza alla disponibilità dell' Amico Paolo de Grandis per avermi insegnato la chirurgia nei due anni in cui siamo stati lasciati soli a gestire la Divisione di Oculistica dell’Ospedale di Lecco (1978/1979).
A quei tempi l’organico base di un piccolo ospedale di provincia si fondava sul primario, l’aiuto e un assistente e spesso il primario stava in standby anche anni prima di essere nominato definitivamente.
Parimenti il compianto Natale Pelizzari prima e poi Mario Citroni Primario presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento a 200 metri da piazza del Duomo a Milano poi per 10 anni mi hanno consentito una preziosa autonomia chirurgica oltre a poter girare il mondo per visitare e imparare l’evoluzione della chirurgia della cataratta dai più acclamati chirurghi internazionali: Richard Kratz, Robert Sinskey, Robert Maloney, Mike Colvard, Steven Jhonson, Bayless, Dick Lindstrom, Howard Fine, Harry Grabow, Bill Fishkind, Donald Serafano, Villasenor, Steve Ostbaum, Keiki Mehta, Philippe Crozafon, Philippe Sourdille, Thomas Neuhan, Nishi, Michael Blumenthal, Kimiya Shimizu Emanuel Rosen e molti altri tutti faculty nei miei corsi internazionali sulla chirurgia della cataratta.
Ho incominciato a girare il Mondo e a veder accettati le mie paper presentation nel 1983.
Nel 1985 frequentai la Fondazione Rothshield a Parigi e mi organizzai quale visiting doctor frequentando I migliori chirurghi della California.
La mia attività chirurgica si è sviluppata privatamente presso la Clinica Zucchi di Monza dal 1981 e all’età di 33 anni ero referente di un folto numero di pazienti.
Nel 1991 fondai l’AIF Associazione Italiana di Facoemulsificazione chiamando Lucio Buratto per offrirgli la Presidenza.
A quel tempo la facomulsificazione non era particolarmente diffusa e chi arditamente l’effettuava necessitava di un ombrello capace di sostenere l’aggressività dei colleghi, soprattutto medici legali, che penalizzavano ogni complicazione di questa difficile chirurgia.
L’Accademia aveva già celebrato i suoi riti alle ex Stelline di Milano certificando quale miglior chirurgia la crioestrazione del cristallino con impianto di lente in camera anteriore a supporto angolare.
Luciano Palmieri diventava pazzo per questo.
Come sempre mi attivai praticamente chiamando Lucio Buratto per illustrare personalmente il progetto perdi costituzione dell’AIF.
Naturalmente gli offrii la Presidenza chiedendo di mantenere per me la segreteria.
Lucio si prese una lunga pausa e poi accettò a patto di utilizzare il suo notaio per la costituzione della Società.
Disse che era una idea che aveva già avuto lui è che se facevo qualcosa di sbagliato me l’avrebbe fatta pagare.
Insomma il metodo di Lucio: meglio tenerti dentro per poterti controllare meglio.
La mia nomea di ragazzo indipendente e non condizionabile mi aveva da anni isolato da tutti e tutti si approcciarono a quanto organizzato negli anni con sospetto : tranne Luciano Palmieri, Giorgio Tassinari e quel galantuomo di Egidio dal Fiume assieme al cugino Umberto Merlin.
Egidio mi ha subito preso in simpatia e mi ha dato credito e fiducia. Mi chiamava prima Grand’ Uomo e subito dopo Brighella.
Umberto quando ero scontento per gli attacchi giornalieri mi ripeteva la storia del cappello che ogni oculista riempiva prima o poi di occhi persi per errore. Il mio maggior vanto è di essere riuscito a farlo eleggere Primo Presidente non Universitario della SOI nel 2003.
L’AIF è stata una palestra indispensabile e inimitabile.
Osservando Lucio ho imparato molto e sono riuscito a collegarmi con le esigenze dei Colleghi per essere sempre a disposizione di tutti.
Per me Lucio era e resta il Genio.
Tutti sappiamo che i Geni hanno mentalità complesse e difficoltà per relazionarsi con le persone “normali”.
Ma io evidentemente non ero già allora “normale”.
Perché vi racconto questo?
Primo perché è la verità, poi per dimostrare che non ho avuto collegamenti con nessuno e che ho agito con grande difficoltà ma sempre in libertà e consapevolezza.
Ne ho pagato un caro prezzo: chi poneva aspettative di collegamento con me è rimasto mortalmente deluso: il mio lavoro è sempre stato il rispetto delle regole e il rispetto per ogni medico oculista e per la sua totale libertà professionale e umana.
Semplice? No.
Posso testimoniare che oggi è totalmente impossibile.
Troppi interessi e i soldi fanno girare tutto.
Organizzavo tutta l’AIF consapevole del mio ruolo di servizio a disposizione di Lucio e poi di Luciano Palmieri, Giorgio Tassinari e di Aldo Caporossi, il Protetto di Lucio rappresentante dell’Università, ovvero la Giunta Esecutiva che ha rivoluzionato e diffuso la chirurgia della cataratta in tutta Italia.
Organizzai il Facofestival invitando i chirurghi italiani.
Lucio non lo permetteva a Videocataratta.
Dopo due anni di segreteria AIF inviai a Lucio un fax in cui esprimevo la necessità di interrompere i rapporti della segreteria AIF con la signora Marie Canel.
Lo stesso anno durante lo svolgimento dell’Impact Italiano di Alcon a Capri, la gentile Marie coinvolgendo altre due First Ladies dell’oculistica italiana fece una terrificante telefonata alla mia prima moglie dandogli il numero di telefono della camera della persona che irregolarmente mi aveva accompagnato.
Una famiglia con due bambini piccoli distrutta perché io non ero “malleabile” e qualcuno doveva vendicarsi degli infiniti tradimenti esercitati pubblicamente in continuazione dai loro splendidi mariti.
Da allora ho aperto gli occhi.
Da allora non ho fatto affidamento su nessun altro.
E veniamo alla questione principale di cui tutti senza conoscere nulla parlano: i brogli elettorali organizzati in SOI.
A novembre 1996 durante l’assemblea della SOI chiesi di intervenire per sapere il motivo per cui le mie presentazioni accettate in tutto il mondo venivano regolarmente non accettate dalla mia Società.
Testimone Vito de Molfetta che si era gentilmente reso disponibile presso il consiglio direttivo di porre anni prima la questione.
Vito mi informò che non c’era interesse per quel tipo di presentazioni.
In quella storica Assemblea mi rispose il Prof Adolfo Sebastiani il più giovane del gruppo: gentilmente e con appropriatezza mi spiegò che quelle erano le valutazioni del CD SOI.
Se non le condividevo potevo sempre presentarmi alle prossime elezioni e essere eletto per meglio rappresentare i miei convincimenti.
Penso che il Prof Adolfo Sebastiani cattedratico di Ferrara, abbia patito dall’Accademia cose indicibili per quella sua razionale ma non fortunata risposta.
Anni dopo fui il principale promotore per fargli avere la Medaglia D’Oro Maestri dell’Oftalmologia.
Al successivo congresso Apimo di Rimini nell’aprile 1997 pagai di tasca mia uno stand (costo 2 milioni) posto lateralmente prima dell’ingresso dell’area espositiva a percorso obbligato.
Su un cavalletto posi un cartello con la lista bulgara proposta dall’Accademia con scritto a caratteri cubitali: LI VOTERESTE?
Passai tutto il tempo del congresso solo nello stand con qualche raro visitatore amico.
Tutti avevano paura della mia incoscienza.
Addirittura mi fece visita un collega universitario napoletano, che con eloquenza e capacità mi fece una lezione sul rischio che stavo correndo.
Secondo il suo racconto tutti quelli che avevano pensato di contrapporsi all’accademia avevano fatto una brutta fine: o erano morti o avevano passato un mare infinito di guai…
Dopo l’ Apimo organizzai il gruppo degli Oculisti Indipendenti che niente ha mai avuto a che fare con il GOAL Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi di Danilo Mazzacane.
Parteciparono 2000 medici oculisti che compilarono e firmarono la lettera di adesione e di impegno per votare una lista Oculisti Indipendenti.
Nel CD SOI in carica vi erano solo tre non universitari: Costantino Bianchi Riccardo Neushuler e Carella.
Carella è stato il miglior oratore che abbia mai incontrato.
Riccardo componente anche dell’AIF si armonizzava con le necessità della nobiltà romana e Costantino viveva con grande impegno il ruolo di oculista di secondo livello per cui aveva la necessita di mantenere i migliori rapporti con chi lo certificava.
Altri tempi altre mentalità.
Costantino fu l’unico con cui condivisi la lettera da inviare a tutti gli oculisti.
Sempre a mie spese: i francobolli compresi quelli sulla busta di ritorno costavano molto.
In più la stampa della lettera e delle buste.
Una cosa normalmente inattuabile. Ricordate l’anno: 1997.
Costantino ne fu scioccato e mi pregò di lasciarlo fuori e di non coinvolgerlo oltre che invitandomi a una maggior prudenza.
Le risposte di sostegno contro l’Università furono tantissime una valigia di pelle 24 ore grande di Balextra piena colma che ancora oggi conservo.
Me la portai per l’Evento: l’incontro con Mario Zingirian candidato Presidente SOI a Genova dopo il via libera del Presidente SOI Renato Frezzotti che in una lettera colta e ben finalizzata mi paragonava a quanto fatto dagli Ugonotti. Il Prof Renato Frezzotti ovviamente nel rispetto delle regole fondanti l’Accademia si è sempre mostrato un Gentiluomo di enorme cultura capacità e buon senso. Anni più tardi mi ha accompagnato personalmente ad una riunione del Miur per sostenere l’azione di SOI contro i sedicenti optometristi.
Mi recai a Genova portandomi come testimone Alberto Montericcio.
Mario Zingirian e Giovanni Calabria mi vennero incontro al cancello.
Io entrai con la mia valigia piena mostrando istrionescamente di far fatica a portarla per il peso.
Giovanni Calabria mi prese la valigia – incredibile – dicendomi che l’avrebbe portata lui per me.
Salendo i due piani di scale necessari mi ha detto l’unica cosa giusta e vera nei 30 Anni di conoscenza : guarda Mario Zingirian è un galantuomo un vero notaio.
Entrati poggiai la valigia al centro del tavolo procurando un grande rumore.
Discussi con Mario.
Giovanni non disse una parola.
Proposi una lista bloccata con tre universitari Presidente Zingirian.
Chiudemmo a quattro.
La storia era fatta.
Ma era stato difficile pericoloso e temerario.
Le elezioni andarono come doveva essere con il rispetto dei patti e delle regole.
Durante il congresso per la relazione ufficiale sulla statistica dell’oftalmologia tenuta dal Prof Ponte erano presenti in aula solo 5 Persone.
Nessuno dei Consiglieri eletti ed evidentemente nessuno dei Consiglieri uscenti.
Pochi mesi più tardi fui informato che il Prof Renato Frezzotti aveva impedito che la SOI portasse i libri contabili in tribunale per il fallimento, firmando una fideiussione personale bancaria dell’importo di 500 milioni anno 1996.
Così iniziò quella che gli oppositori strumentalmente denominarono l’Era Piovella in SOI.
Si sostenne che qualcuno era entrato con gli dì scarponi da sci nel salotto buono dell’Oculistica Italiana.
Ogni giorno ricordo quei momenti per ricordare a me stesso quanto sia stata penalizzata da questi eventi la mia vita e quella della mia Famiglia: la qualità della mia vita precipitò e ogni giorno dovevo riemergere da un baratro pieno delle cose più detestabili ed inutili.
Continua……..
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