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    06

    2021

LINEE GUIDA: REQUISITI PER L'ORGANIZZAZIONE E IL COORDINAMENTO

CULTURA CONOSCENZA COMPETENZA ESPERIENZA CAPACITÀ INTELLIGENZA TRASPARENZA DILIGENZA ETICA SCIENZA RESPONSABILITÀ ORGANIZZANO LE LINEE GUIDA IN MEDICINA PER EROGARE LA MIGLIOR CURA A SALVAGUARDIA DI TUTTE LE PERSONE: SOI NE È CONSAPEVOLE DA 152 ANNI E  OGNI GIORNO SI IMPEGNA PER ISTRUIRE CHI LO IGNORA.

Roma, 05/02/2021
Prot. 07S2021I

Dott. Primiano Iannone
Direttore del CNEC/ISS 
cnec-snlg@iss.it
primiano.iannone@iss.it 
e
Prof. Silvio Brusaferro
Presidente Istituto Superiore della Sanità
Coordinatore Comitato Strategico SNLG
silvio.brusaferro@iss.it
presidenza@iss.it
e
Dott.ssa Rossana UGENTI
segreteria.dgrups@sanita.it
dgrups@postacert.sanita.it
 
Egregio Dott. Iannone, 
facendo seguito alla Sua lettera (priva di data) ed inviata oltre che al sottoscritto e al presidente della AIMO (illegittima richiesta di AIMO al CNEC) anche al Presidente dell’I.S.S. Prof. Silvio Brusaferro, con la presente Le preciso quanto segue: 
Quanto da Lei affermato al Punto 1, secondo cui la AIMO è legittimata a proporre linee guida in quanto iscritta all’albo delle società scientifiche presso il Ministero è, evidentemente, affermazione apodittica in quanto contrastante con le regole sottese a tale iscrizione.
Si scusi il tono lievemente didattico-formativo, ma si ritiene opportuno soffermare la Sua attenzione su alcune norme specifiche contenute nel DM 2 agosto 2017 da Lei citato. 
L’art. 2, lettera b) di tale decreto prevede che “Ai fini dell'iscrizione nell'elenco, le società scientifiche e le associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie devono essere in possesso dei seguenti requisiti: (…) b) rappresentatività di almeno il 30% dei professionisti non in quiescenza nella specializzazione o disciplina, previste dalla normativa vigente, o nella specifica area o settore di esercizio professionale”.
Attualmente le società scientifiche iscritte nell’elenco sono 239: un numero che, a primo acchito, risulta un po’ eccessivo se si considera che in Italia ci sono circa 50 specialità mediche 
Ma proviamo con un esempio più concreto e semplice. 
Nell’elenco delle Società scientifiche iscritte presso il Ministero sono indicate 8 (otto) Società medico-scientifiche che rappresenterebbero i cardiologi italiani: AICPR, ANCE, ANMCO, ARCA, SIC, SICI-GISE, SICOA, SICPED.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_4834_listaFile_itemName_1_file.pdf
Ora anche dei medici come noi, poco avvezzi con la matematica, si trovano un po’ in difficoltà quando devono affermare che ognuna di queste società risponde ai criteri previsti dal DM su citato.
Se effettivamente ognuna di queste Società rappresenta il 30% degli specialisti, non essendo possibile legittimare un 240% di cardiologi, le uniche soluzioni possibili sono due: o i cardiologi sono iscritti contemporaneamente a più società, oppure il Ministero ha accettato domande fermandosi alle dichiarazioni presentate senza svolgere alcun accertamento. 
Come vede, il dato formale non risulta sufficiente.
Andando nello specifico al caso concreto che La riguarda, deve sapere che all’atto di scrizione alla Società Italiana di Oftalmologia SOI, dal 2017 i soci dichiarano espressamente di non essere contemporaneamente iscritti alla AIMO. (https://www.sedesoi.com/iscrizioni-soi-2021/docs/ModuloIscrizione_SOI_2021.pdf).
Alla luce di questa premessa la informo che i soci SOI iscritti al 31.12.2020 sono 4.487.
Quindi, tornando alla matematica, le ipotesi prospettabili sono abbastanza evidenti.
Quindi, sotto il profilo formale, la AIMO ha poche centinaia di iscritti: quindi, se rispetta il criterio del 30% di rappresentatività, in Italia ci dovrebbero essere solo 1500 medici oculisti.
Ma questo dato è incompatibile non il numero dei soci SOI che già ne rappresenta circa 4500. Insomma un evidente pastrocchio.
Sotto il profilo sostanziale, invece, è noto a tutti che la AIMO è stata costituita da alcuni oculisti fuoriusciti e/o espulsi dalla SOI di discutibile rilevanza scientifica e trasparenza associativa: anche economica. Sarebbe sufficiente una semplice analisi degli incassi delle quote associative per certificare realmente di cosa si sta parlando evitando che si possa profittare dell’assenza di controlli effettivi e efficaci al rispetto della normativa vigente. 
Per tali ragioni, risulta di tutta evidenza la ragione per cui la SOI non intende né legittimare né, tanto meno, coonestare, l’attività “scientifica” proposta (rectius: coordinata) da una associazione come la AIMO: sul punto, Le ricordo che la Società Oftalmologica Italiana - SOI, eretta Ente Morale riconosciuto dalla Stato nel 1924, da 150 anni rappresenta il referente tecnico, clinico e scientifico per il settore oftalmologico e predispone indicazioni e Linee Guida che sono universalmente riconosciute come metro di riferimento per l’oculistica in ambito nazionale e internazionale.
Concludendo, le scarne considerazioni sopra esposte, inducono a consigliare maggiore attenzione prima di prendere formale ed ufficiale posizione facendo affermazioni anche dal tono critico. E, in tale prospettiva, desta allarme quanto da Lei sostenuto al punto 2 della Sua lettera in cui, legittima la redazione di Linee Guida proposte da soggetti ritenuti idonei sulla base di un mero dato formale e superficiale.
Al fine di non incappare nuovamente in situazioni come questa, l’unica via possibile è di completare il processo di accertamento della presenza dei requisiti previsti dal DM 2 agosto 2017 su tutte le società scientifiche iscritte presso il Ministero della Salute: accertamento che è già stato effettuato presso la SOI nella prima metà del 2019.
È curioso che lo stesso accertamento non sia stato fatto presso la AIMO e, più in generale, che Lei non lo promuova, soprattutto, nei confronti di tutte le società scientifiche che presentano proposte di Linee Guida. 
Invio la presente anche al Prof. Silvio Brusaferro per il ruolo istituzionale e per la specifica competenza, affinché possa individuare soluzioni utili per risolvere situazioni paradossali e kafkiane come quella qui descritta, sperando che possa trovare soluzioni adeguate ed idonee ad affrontare un momento delicato come quello che sta vivendo la sanità italiana.
Analogamente ritengo utile ed opportuno inviare la presente anche il Direttore Generale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute, Dott.ssa Rossana Ugenti, la quale era già stata informata del problema precedentemente.
Sperando di essere stato sufficientemente esaustivo ed utile, invio distinti saluti
 
Matteo Piovella

Presidente SOI-Società Oftalmologica Italiana



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