AL VIA IL 2° CONGRESSO SOI TANTE LE NOVITA' ALL'INSEGNA DELLA SICUREZZA
AL VIA IL 2° CONGRESSO SOI
2° Congresso digitale SOI, Piovella:
«In questi mesi di pandemia da Covid-19 le visite oculistiche sono diminuite del 50% sia perché in questa seconda fase di difficoltà non tutti gli ospedali sono disponibili a erogare le prestazioni di tipo oculistico sia perché i pazienti stessi, per timore di contagiarsi, si rifiutano di farsi visitare. Per questo come SOI riteniamo che i tamponi rapidi antigenici possano essere la soluzione migliore per garantire al massimo la sicurezza dei pazienti ed evitare che milioni di persone trascurino la salute dei propri occhi». Così Matteo Piovella, Presidente della SOI, Società Oftalmologica Italiana, alla vigilia del 2° Congresso Digitale SOI che si svolgerà in modalità telematica dal 26 al 29 novembre 2020 e che vedrà, tra gli appuntamenti, un simposio dedicato proprio all’organizzazione dell’attività assistenziale oculistica per evitare il contatto tra soggetti sani e soggetti positivi asintomatici contagiosi. «Solo facendo un tampone in tempo reale – spiega Piovella - noi possiamo stabilire che una persona non è potenzialmente contagiosa e metterla insieme a una persona 'sana' senza che nessuno dei due abbia timore di infettarsi. A torto l’assistenza oculistica è considerata elettiva e non urgente e oggi gli ospedali hanno chiuso gli ambulatori e i reparti di oculistica. Quando si riaprirà ci sarà una lentissima ripresa che farà funzionare il sistema al 30%. Sono molto preoccupato per la riduzione delle chirurgie per rimuovere la cataratta o le terapie intravitreali, tutti interventi ‘salvavista’, che non si riescono più a fare». «Il 90% degli interventi oculistici si esegue negli ospedali e questi sono ormai identificati come posto dove è più facile ammalarsi – continua Piovella -. In alcuni casi le liste d’attesa per una chirurgia della cataratta arrivano oltre i due anni e questo è un grande problema. Dobbiamo insieme rasserenare e sostenere le persone perché continuino a curarsi. La SOI è stata la prima a dare indicazioni su come assicurare ai pazienti l’accesso Covid free per non venire in contatto con persone positive o potenzialmente infette». La chiusura dei reparti oculistici sta mettendo a rischio anche le terapie ‘salvavista’ intravitreali e anche in questo campo i numeri sono allarmanti: «A proposito di queste terapie, una persona su tre sopra i 75 anni, se non curata adeguatamente, non riesce più a leggere un estratto conto bancario – spiega il Presidente SOI -. Già prima del Covid erogavamo il 70% in meno di iniezioni rispetto a paesi come Germania, Inghilterra e Francia. Nel 2020 in Europa c’è stata una perdita del numero di iniezioni del 70%. Queste nazioni che ne facevano un milione all’anno ora ne fanno 300mila, noi che ne facevano 300mila ora ne facciamo 100mila. La situazione merita attenzione. Queste persone, se non hanno la terapia, perdono la vista. Per questo chiediamo che ogni singolo medico oculista venga autorizzato a fare iniezioni intravitreali e questa fondamentale azione non possa essere più limitata a poche centinaia dei 7000 medici oculisti italiani». Durante il Congresso ci sarà anche la presentazione dell’aggiornamento delle linee guida sulla cataratta. |