Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  58 / 478 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 58 / 478 Next Page
Page Background

quali cataratta, tumori oculari, glaucoma, maculopatia, miopia, presbiopia, con una

panoramica sulle tante soluzioni oggi offerte: da nuove apparecchiature diagnostiche

alle lenti intraoculari, dai dispositivi medici di ultima generazione a farmaci e

antiossidanti.

Presbiopia, nuove lenti ‘ringiovaniscono’ la vista

Tecnologie all’avanguardia consentono visione come da giovane

Dalle vecchie lenti bifocali alle lenti progressive di ultima generazione. La presbiopia,

ovvero la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti da vicino, frequente negli over 40, ha

nuovi strumenti, in grado di restituire all’occhio invecchiato la visione che aveva da

giovane. A fare il punto sulle novità, il 17/mo congresso della Società italiana di

Oftalmologia (Soi) che si terrà presso il Roma Convention Center ‘La Nuvola’ e

presentato oggi in conferenza stampa al Senato. Allontanare dagli occhi il cellulare o

un libro per leggere meglio è un gesto molto frequente con l’andare avanti con l’età.

In condizioni normali, il muscolo ciliare presente nell’occhio cambia la curvatura della

nostra lente naturale (il cristallino) attraverso un processo che ci permette di mettere

a fuoco sulla retina immagini di oggetti posti a distanze differenti. “Con l’avanzare

dell’età, questa capacità di accomodare si riduce e il cristallino diventa più rigido”,

spiega Luigi Mele, oculista presso l’Unità di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera

Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli.

Per questo difetto non esiste una cura; quando si presenta, l’unico rimedio è la

prescrizione di occhiali correttivi. Tuttavia, il progresso della tecnologia ha portato a

grandi passi avanti. Per coloro che presentano contemporaneamente anche miopia,

“le prime lenti disponibili sono state le bifocali”, spiega Mele, “che permettevano di

mettere a fuoco gli oggetti lontani guardando dritto davanti a sé e quelli vicini

guardando verso il basso”. L’evoluzione sono state le trifocali, che tuttavia

“causavano disturbi della visione e sono presto cadute in disuso”. Da qualche anno, la

tecnologia ha sviluppato le lenti multifocali, o progressive, che permettono di mettere

a fuoco in modo continuo su tutti i piani focali, dalla distanza massima fino ai 40

centimetri. Giunte ormai alla terza generazione, precisa Mele “si basano su una

tecnologia, denominata Free Form, che utilizza software molto elaborati, con un

risultato di correzione ottimale, grazie anche alle tecniche di centratura digitale”. Per le

forme precoci di presbiopia, che insorgono in chi trascorre molte ore di fronte a un

monitor, “la soluzione è fare frequenti pause e utilizzare lenti correttive che, se

indossate tutto il giorno, hanno un’azione quasi curativa, perché inducono una

decontrazione del muscolo ciliare”.

Maculopatia, presto in Italia terapie meno invasive

Malattia colpisce 650mila persone e provoca perdita della vista

Nuove terapie per la cura della maculopatia arriveranno nei prossimi mesi in Italia.

Basate sullo stesso meccanismo di quelle oggi in uso, hanno però il beneficio di dover

esser somministrate meno di frequente, diminuendo i disagi per i pazienti e anche la

mole di lavoro per far fronte a una terapia sempre più richiesta. Prima causa di cecità

nei Paesi industrializzati, la maculopatia colpisce circa 650mila persone in Italia. “E una

malattia che danneggia la parte centrale della retina chiamata macula, ovvero il

sensore che ci permette di vedere”, spiega Federico Ricci, direttore del Centro di

Riferimento Regionale per la Maculopatia del Policlinico di Tor Vergata. Il 90% dei casi

di grave perdita della vista è dovuto alla forma umida della malattia, quella cioè in cui

“l’aumento di una proteina, chiamata VEGF, stimola la formazione anomala di vasi

3 / 4

NOTIZIEOGGI.COM

Data

Pagina

Foglio

25-05-2019

044271

SOI - Web

Pag. 58