quali cataratta, tumori oculari, glaucoma, maculopatia, miopia, presbiopia, con una
panoramica sulle tante soluzioni oggi offerte: da nuove apparecchiature diagnostiche
alle lenti intraoculari, dai dispositivi medici di ultima generazione a farmaci e
antiossidanti.
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Presbiopia, nuove lenti ‘ringiovaniscono’ la vista
Tecnologie all’avanguardia consentono visione come da giovane
Dalle vecchie lenti bifocali alle lenti progressive di ultima generazione. La presbiopia,
ovvero la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti da vicino, frequente negli over 40, ha
nuovi strumenti, in grado di restituire all’occhio invecchiato la visione che aveva da
giovane. A fare il punto sulle novità, il 17/mo congresso della Società italiana di
Oftalmologia (Soi) che si terrà presso il Roma Convention Center ‘La Nuvola’ e
presentato oggi in conferenza stampa al Senato. Allontanare dagli occhi il cellulare o
un libro per leggere meglio è un gesto molto frequente con l’andare avanti con l’età.
In condizioni normali, il muscolo ciliare presente nell’occhio cambia la curvatura della
nostra lente naturale (il cristallino) attraverso un processo che ci permette di mettere
a fuoco sulla retina immagini di oggetti posti a distanze differenti. “Con l’avanzare
dell’età, questa capacità di accomodare si riduce e il cristallino diventa più rigido”,
spiega Luigi Mele, oculista presso l’Unità di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera
Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli.
Per questo difetto non esiste una cura; quando si presenta, l’unico rimedio è la
prescrizione di occhiali correttivi. Tuttavia, il progresso della tecnologia ha portato a
grandi passi avanti. Per coloro che presentano contemporaneamente anche miopia,
“le prime lenti disponibili sono state le bifocali”, spiega Mele, “che permettevano di
mettere a fuoco gli oggetti lontani guardando dritto davanti a sé e quelli vicini
guardando verso il basso”. L’evoluzione sono state le trifocali, che tuttavia
“causavano disturbi della visione e sono presto cadute in disuso”. Da qualche anno, la
tecnologia ha sviluppato le lenti multifocali, o progressive, che permettono di mettere
a fuoco in modo continuo su tutti i piani focali, dalla distanza massima fino ai 40
centimetri. Giunte ormai alla terza generazione, precisa Mele “si basano su una
tecnologia, denominata Free Form, che utilizza software molto elaborati, con un
risultato di correzione ottimale, grazie anche alle tecniche di centratura digitale”. Per le
forme precoci di presbiopia, che insorgono in chi trascorre molte ore di fronte a un
monitor, “la soluzione è fare frequenti pause e utilizzare lenti correttive che, se
indossate tutto il giorno, hanno un’azione quasi curativa, perché inducono una
decontrazione del muscolo ciliare”.
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Maculopatia, presto in Italia terapie meno invasive
Malattia colpisce 650mila persone e provoca perdita della vista
Nuove terapie per la cura della maculopatia arriveranno nei prossimi mesi in Italia.
Basate sullo stesso meccanismo di quelle oggi in uso, hanno però il beneficio di dover
esser somministrate meno di frequente, diminuendo i disagi per i pazienti e anche la
mole di lavoro per far fronte a una terapia sempre più richiesta. Prima causa di cecità
nei Paesi industrializzati, la maculopatia colpisce circa 650mila persone in Italia. “E una
malattia che danneggia la parte centrale della retina chiamata macula, ovvero il
sensore che ci permette di vedere”, spiega Federico Ricci, direttore del Centro di
Riferimento Regionale per la Maculopatia del Policlinico di Tor Vergata. Il 90% dei casi
di grave perdita della vista è dovuto alla forma umida della malattia, quella cioè in cui
“l’aumento di una proteina, chiamata VEGF, stimola la formazione anomala di vasi
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25-05-2019
044271
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Pag. 58