101° CONGRESSO NAZIONALE SOI
SOI HONORARY AWARD IN OPHTHALMOLOGY:
A LIFETIME COMMITMENT IN DEFENCE OF SIGHT
VENERDI' 18 NOVEMBRE 2022
WALDORF ASTORIA CAVALIERI HILTON
SALONE DEI CAVALIERI

Prof. Vito De Molfetta
'La Chirurgia del Distacco di Retina Traumatico'
Il prof. Vito De Molfetta si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Oculistica presso l’Università degli Studi di Milano, allievo del prof. Francesco Orzalesi in qualità di assistente universitario dal 1963 al 1971.
Dal 1967 è Professore di Oftalmologia.
Nel 1970 si trasferisce con il prof. Francesco Redi all’ Ospedale San Gerardo di Monza dove nel 1971 diviene Primario.
Collaborano con Lui allo sviluppo della Divisione oculistica il dr. Lucio Buratto, il dr. Claudio Feri, la dr.ssa Gianna Lauri e la dr.ssa Guffanti.
Dal 1980, con l’avvento presso l’Ospedale di Monza della Facoltà di Medicina, diviene Direttore del corso universitario di Clinica Oculistica, incarico che mantiene fino al 2002, anno in cui matura la pensione.
Tuttavia continua ad operare nella stessa Divisione fino al 2010 in qualità di Consulente di Chirurgia Vitreo-Retinica.
Intanto la Divisione di Oculistica cresce, dotata di 60 letti e 3 sale operatorie dedicate che svolgono attività per tutta la giornata.
Contemporaneamente si amplia l’équipe da Lui diretta con l’arrivo di nuovi collaboratori che cito solo in parte: dr. Nino De Casa, dr. Paolo Arpa, dr. Giuseppe Carlevaro, dr. Paolo Vinciguerra, dr. Stefano Zenoni, dr. Ferdinando Bottoni, dr. Maurizio Sborgia, dr. Miroslav Kacerik, dr. Michele Coppola, dr. Sergio Ortolina, dr. Marzio Monticelli e tanti altri, la gran parte dei quali destinati in seguito a posti di grande responsabilità presso importanti Ospedali.
Dal 2002 Gli succede alla direzione del reparto il dr. Paolo Arpa, poi seguito dal dr. Michele Coppola tuttora in attività quale dirigente.
In questi anni il prof. De Molfetta si occupa di trapianti della cornea anche fondando una Banca degli Occhi oggi molto attiva ma soprattutto il Suo interesse è rivolto alla chirurgia vitreo-retinica.
Introduce, tra i primissimi in Italia, nel 1973 la tecnica della Vitrectomia, nata negli Stati Uniti ad opera di Robert Machemer nel 1970.
Lungo è l’elenco dei colleghi, stranieri divenuti poi amici, presso i quali ha appreso questa nuova tecnica.
Cito solo i soggiorni più importanti: prof.ri Lincoff e Hirose a Boston, prof. Heiman a Colonia, il prof. Klöti a Zurigo, il prof. Lever e il prof. John Scott a Londra che Lo introduce all’impiego dell’olio di silicone, il prof. Eckardt a Francoforte, il prof. Zivojinovic ad Anversa con il quale stabilisce una durevole amicizia.
Consapevole dell’opportunità di diffondere a Sua volta questa esperienza acquisita con un’attività giornaliera e pressoché esclusiva, dal 1980 al 2002 ha organizzato presso l’Ospedale di Monza corsi mensili di Chirurgia Vitreo-Retinica della durata di una settimana, sempre molto frequentati, che hanno certamente contribuito alla diffusione in ambito nazionale di questa branca della Chirurgia Oculare.
Nel 1990 per incarico della SOI Gli viene affidata la relazione ufficiale sulla Chirurgia Vitreo-Retinica nel distacco di retina, testo che è stato di grande aiuto per i neofiti e tuttora consultato da giovani colleghi interessati alla materia.
Negli anni 90 assieme agli amici Egidio Dal Fiume, Antonio Battistini e Luigi Barca fonda il gruppo di Chirurgia del Vitreo (GIV) che successivamente prende il nome di GIVRE, oggi società specialistica dotata di un suo statuto.
Il prof. De Molfetta è autore di 350 lavori scientifici in gran parte aventi per argomento la retina chirurgica.
Numerosi sono i riconoscimenti ricevuti nella Sua carriera. Cito tra i tanti il Premio Medaglia d’Oro SOI “Maestri dell’Oftalmologia Italiana” a Roma nel 2000, l’ambito premio “Pioniere della chirurgia Vitreo-Retinica” a Napoli nel 2012 e il premio prestigioso “Italian Masters of Retinal Diseases Awards” a Firenze nel 2015.
Tutt’oggi svolge attività libero-professionale e svolge ricerca sull’elasticità della retina assieme al dr. Paolo Arpa.
Al di fuori della professione coltiva la passione per l’arte e soprattutto per la montagna che ha sempre amato sin da ragazzo quando, con grande entusiasmo, ha aperto nuovi tracciati rocciosi di alpinismo sulle Alpi Orobiche che ancora oggi portano il suo nome e sono elencati nelle guide del CAI.
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