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  • Jan

    04

    2022

SOI GESTISCE L'OFTALMOLOGIA PER TUTELARE I PAZIENTI E I MEDICI OCULISTI

 

LA POLITICA INCAPACE DI INDIVIDUARE UN ADEGUATO SISTEMA DI AGGIORNAMENTO ECM IN MEDICINA CERTIFICA IL PROPRIO FALLIMENTO DESTABILIZZANDO LE POLIZZE ASSICURATIVE STIPULATE RESPONSABILMENTE DAI MEDICI ITALIANI.

ALLA FINE, IL PROGETTO APPROVATO CANCELLA IL DIRITTO COSTITUZIONALMENTE GARANTITO DI ACCESSO ALLA MIGLIOR CURA PER SOSTENERE E IMPORRE UNA MEDICINA DI STATO PRIVA DI RISORSE ECONOMICHE E COMPETENZE.

MATTEO PIOVELLA PRESIDENTE SOI: IL SENATORE ANDREA MANDELLI (FI) COMMERCIANTE FARMACISTA E’ CONVINTO DI AVER SDOGANATO I FARMACISTI ANCHE SE PRIVI DI QUALSIASI COMPETENZA MEDICA.

COME? INTRODUCENDO IL SISTEMA DELLA FORMAZIONE STRUMENTALMENTE FINALIZZATA: BASTA PARTECIPARE AD UN BREVE E POCO IMPEGNATIVO CORSO ECM PER ACQUISIRE COMPETENZE MEDICHE COMPLETAMENTE ESTRANEE AL PERCORSO FORMATIVO/ABILITANTE UNIVERSITARIO REALMENTE FREQUENTATO.

GIA’ ADESSO, OGNI GIORNO I 7000 MEDICI OCULISTI ITALIANI VISITANO UN NUMERO SPROPORZIONATO DI PERSONE CON PATOLOGIE OCULARI MAL CURATE PERCHE’ INADEGUATAMENTE CONSIGLIATE: CI MANCAVA SOLO L’INCUBO DEI SUPERMERCATI-FARMACIA IN CUI SI POSSA ESSERE ANCHE CURATI.

SIAMO ALLA REPUBBLICA DELLE BANANE

SARA’ CURA DI SOI GARANTIRE CHE TUTTO QUESTO VENGA PUNITO COME ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE MEDICA, CON TUTTO QUELLO CHE QUESTO COMPORTA SIA PENALMENTE CHE CIVILMENTE A DIFESA DEI DIRITTI DEI MALATI.

 

All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) appena approvato, è stato inserito (all’art.38 bis) la non efficacia delle polizze assicurative inerenti la responsabilità professionale medica nei confronti dei medici che NON hanno adeguatamente adempiuto al 70% degli obblighi formativi previsti dal piano di formazione continua del triennio 2023-2025.

Come spesso accade con la politica italiana, si tratta di una norma scritta in modo talmente penoso da risultare di impossibile operatività e che, di fatto, potrà essere operativa (ammesso che lo diventi mai) solo a far data dal 2026: indecente.

Tralasciando le considerazioni giuridiche - per le quali la Società Oftalmologica Italiana ha già dato mandato ai propri legali per fare quanto necessario affinché sia eliminata dall’ordinamento prima della data di operatività fissata – occorre sollecitare l’attenzione sulle ragioni poste a fondamento della norma.

Tutti sanno che il tema degli ECM e del tentativo dello Stato di governare – sia nei contenuti che nelle forme ma soprattutto nella gestione economica – l’aggiornamento post laurea dei medici si è rivelato un totale fallimento: l’Agenas è un carrozzone costoso ed inutile, privo, per quanto riguarda l’oculistica di ogni immaginabile competenza, la legge 3/2018 è sostanzialmente rimasta lettera morta e la formazione continua in medicina è diventata una tassa inutile ed inefficace gestita da persone scelte non per  competenza il cui unico scopo è quello di imporre un sistema inutile e vessatorio. Basti pensare allo spostamento dei crediti formativi attualmente possibile (si afferma) solo per un determinato periodo di tempo, che sarebbe finalizzato a sanare – udite udite – le lacune pregresse dei trienni “certificabili”: cioè il triennio 2014-2016 e il successivo 2017-2019. 

Per non parlare della competenza e credibilità dei provider, che, nella maggioranza dei casi sono posti a controllare e gestire come meri burocrati indicazioni e regole che nulla hanno a che fare con valore scientifico di quanto proposto: anche perché privi degli strumenti essenziali. Così diventano megafono dell’unica voce che comprendono e a cui dedicano la massima attenzione: gli interessi delle aziende sponsor.

SOI non ha bisogno di aggiungere null’altro, basta menzionare una sola vicenda per comprendere l’entità e la portata del fenomeno: Avastin-Lucentis!

Chiaramente, la mancanza di controllo si riflette sulla impossibilità di attivare delle sanzioni e, conseguentemente, sulla mancanza di efficacia e peggio ancora sulla totale mancanza di considerazione.

Tutto ciò considerando sembrerebbe a dir poco miope e sciocco: come si può pensare di sopperire all’inefficienza dei sistemi di controllo da parte degli enti pubblici preposti, andando ad incidere sui contratti assicurativi firmati dai professionisti sanitari: su contratti stipulati fra privati?

Eppure è accaduto anche questo. Allora la domanda è per quali ragioni? Per fare un favore a chi?

La risposta è complessa perché il business della formazione interessa un numero elevato di persone, come detto, prive di esperienza e competenza ma interessate solo (ed esclusivamente) alle conseguenze economiche di questo business.

Ci sono interessi legati a società (anche di legali) che pensano con tale disposizione di poter incrementare i loro introiti offrendo crediti con webinar a pagamento o, magari, sponsorizzati da aziende farmaceutiche che sperano, in questo modo, di poter incrementare le proprie vendite dando loro stesse indicazioni terapeutiche anche se questo formalmente è vietato tramite ECM

Ancora più rilevante sono gli interessi da parte di quelle Federazioni rappresentative di professioni sanitarie che attraverso questa disposizione impongono non solo di legittimare la propria esistenza ma anche di incidere sull’esercizio della loro attività professionale attraverso formazioni specifiche che possano di fatto espropriare attività mediche che sono di esclusiva competenza dei medici. Il tutto a favore dei pazienti e della qualità delle cure. Complimenti!

Sul punto appare ulteriormente interessante considerare che l’emendamento vede la firma del Senatore Mandelli di Forza Italia: il Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti (FOFI). Come è noto, oggi è possibile effettuare il vaccino anche in farmacia: una prestazione sanitaria normalmente esclusa ai farmacisti ma consentita, da un lato, solo grazie ad un apposito “corso formativo” e, dall’altro, allo scudo penale introdotto dalla Legge 76/2021.

SOI da oltre 20 anni si è attivata in campo assicurativo per garantire ai medici oculisti una adeguata tutela professionale e ha costruito un virtuoso sistema di gestione del rischio che è diventato il riferimento per oltre 300.000 polizze assicurative eque, finalizzate a tutelare la professione più difficile e importante al mondo. Il tutto formalmente minato da una politica poco capace e poco concentrata che incredibilmente sbaglia sempre.

Per questo, grazie a quanto è stato costruito virtuosamente negli anni, la SOI farà tutto quanto è in suo potere affinché questa sciocca disposizione non trovi applicazione nei confronti dei medici oculisti assicurati con polizza di responsabilità professionale attivata e garantita dalla Società Oftalmologica Italiana così come avviene da più di 20 anni.

Infine, la disposizione approvata, oltre a rispondere a queste esigenze “personali”, rientra nel tentativo da parte dello Stato di andare a governare le prestazioni sanitarie facendo in modo – proprio attraverso strumenti come quello appena descritto (ma lo stesso ragionamento lo si potrebbe fare sull’inutile carrozzone costruito in merito alle inapplicabili e illegittime  linee guida ministeriali) - di controllare la qualità, la modalità e i contenuti delle prestazioni sanitarie che vengono erogate dal Sistema Sanitario Nazionale. Un Sistema che nel corso degli anni viene sempre più avvilito dagli interessi politici privi di capacità tecnica e di visione propositiva, capaci solo di portare tagli lineari al personale eliminando ogni adeguamento all’evoluzione tecnologica disponibile e frustrando sempre di più il ruolo e gli interessi dei professionisti sanitari che vi lavorano. In oculistica nel SSN siamo a uno straordinario 2% di adozione di tecnologie innovative, a tre anni di lista di attesa per un intervento di cataratta fermo evolutivamente all’anno 2000 e con una fantastica percentuale del 10% di accesso alle cure salva vista da parte dei pazienti affetti da maculopatia.

Concludendo, il risultato proposto dalla politica italiana è a dir poco imbarazzante: invece di garantire alla sanità pubblica quanto necessario per avere professionisti sempre più capaci e preparati, si è pensato di regalare loro, per il Natale del 2021, una disposizione inutile ma estremamente penalizzante per i pazienti. Ha già convinto i medici migliori, se ce ne fosse bisogno, a lasciare il SSN per esprimersi in totale capacità e indipendenza. Complimenti per il fallimento.

 

Società Oftalmologica Italiana
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